Lo stretching, ossia l'insieme degli esercizi di allungamento, è molto utilizzato da atleti di tutti gli sport e dai frequentatori delle palestre, per ottenere una miglior scioltezza di muscoli, tendini e articolazioni. In effetti, è in grado di far ottenere tutto ciò, a patto che lo si esegua correttamente e a lungo nel tempo. Non si può certo pensare di arrivare a risultati degni di nota in pochi giorni. Per eseguire gli esercizi di stretching nel modo giusto, la tensione muscolare deve essere minima e non bisogna mai forzare troppo, altrimenti si rischierebbero infortuni e, comunque, si otterrebbero risultati opposti a quelli cercati. Infatti, creando troppa tensione, il sistema neuromuscolare interviene contraendo i muscoli allenati, quindi accorciandoli, per impedirne un eccessivo allungamento, ritenuto pericoloso. Altro grande risultato dello stretching, è stimolare la produzione di Igf-1, ossia il precursore del Gh, l'ormone della crescita. Bisogna comunque fare attenzione al momento in cui si pratica lo stretching. Molti atleti, anche professionisti di sport maggiori come il calcio, sono abituati ad "allungarsi" come attività di riscaldamento prima dell'allenamento e delle competizioni: niente di più sbagliato. Allungare i muscoli ne allenta la tensione, la qual cosa porta, come risultato, una diminuzione della forza e un'esposizione maggiore agli infortuni. Invece, i momenti ideali per fare stretching sono o in giorni diversi dagli allenamenti e dalle gare, o alla fine degli allenamenti stessi.
Autore: Fabioalex
Autore: Fabioalex
Nessun commento:
Posta un commento